CASSAZIONE CIVILE, ORDINANZA DEL 28-03-2024 N. 8383

Utilizzo del quantitativo dell’anatocismo truffaldino per la determinazione del Teg Finanziamento ai fini della verifica dell’usurarietà del contratto

Nel rinviare all’articolo CASSAZIONE CIVILE, ORDINANZA DEL 17-11-2022 N. 33964, la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 8383 del 28 marzo 2024 ha statuito che nei CONTI CORRENTI l’importo numerico della capitalizzazione degli interessi deve essere utilizzato per il calcolo del TEG FINANZIAMENTO.

Conseguentemente, alla luce del brocardo “Ubi eadem legis ratio, ibi eadem legis dispositio” (“Dov’è una stessa ragione di legge, ivi deve aver vigore la medesima norma”), il quantitativo dell’illecito ex art. 821, comma 3, c.c. ANATOCISMO TRUFFALDINO derivante dall’applicazione delle formule del PRINCIPIO DI EQUITÀ del REGIME COMPOSTO per la determinazione della rata nei FINANZIAMENTI RATEALI deve essere usato per il calcolo del TEG FINANZIAMENTO ai fini della verifica dell’usurarietà del contratto.

In particolare, si legge nelle motivazioni dell’ordinanza n. 8383 del 28 marzo 2024 della Cassazione che “Questa Corte ha già avuto occasione di chiarire che, in tema di USURA, nei rapporti di credito regolati in CONTO CORRENTE bancario la capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi – anche ove sia stata LEGITTIMAMENTE concordata secondo quanto previsto dalla delibera CICR del 9 febbraio 2000deve essere inserita nel conto delle voci rilevanti ai fini della verifica del superamento del “tasso soglia”, poiché, anche se lecita, costituisce un costo del credito concesso (Cass., n. 33964/2022, che in motivazione chiarisce altresì che le Istruzioni della Banca d’Italia per la rilevazione dei tassi ai sensi della legge 108/1996, non prevedano affatto – contrariamente a quanto qui sostenuto dalla ricorrente – l’esclusione degli effetti dell’anatocismo nella rilevazione dei tassi in concreto applicati). A maggior ragione il principio vale allorché l’anatocismo sia stato applicato addirittura ILLEGITTIMAMENTE.

VOLUME I sul portale www.youcanprint.it

In questo VOLUME I di 704 pagine si spiegano i PRINCIPI DI MATEMATICA FINANZIARIA BASILARI PER COMPRENDERE I FINANZIAMENTI RATEALI.
In particolare, vi è tutta la costruzione matematica INEDITA di DEVIS ABRIANI sulle diverse ponderazioni dei periodi rateali (Anno Civile Corretto (365/365 e 366/366), Anno Civile Non Corretto (365/365 e 366/365), Anno Misto (365/360 e 366/360), Anno Commerciale (360/360) del Montante in Semplice e Composto, della rata costante posticipata (Francese) in Semplice (in t_0 e in t_m) e Composto (in t_0 e in t_m) e della rata variabile posticipata (Italiano) in Semplice (in t_0 e in t_m) e Composto (in t_0 e in t_m)

VOLUME II sul portale www.youcanprint.it 

In questo VOLUME II di 882 pagine si parla delle CONSEGUENZE GIURIDICHE PER IL MANCATO UTILIZZO DEL REGIME SEMPLICE DEGLI INTERESSI NEI FINANZIAMENTI RATEALI.
In particolare, si illustra: a) l’obbligo giuridico dell’uso della ponderazione dei periodi rateali dell’anno civile corretto spiegata da Devis Abriani nel VOLUME 1 PRINCIPI DI MATEMATICA FINANZIARIA BASILARI PER COMPRENDERE I FINANZIAMENTI RATEALI; b) la prova matematica/empirica che il Regime Composto (“Francese” o “Italiano”) è illecito ex art. 821 c.c.; c) la prova matematica/empirica che unicamente il Regime Semplice con impostazione iniziale in t_0 (“Francese” o “Italiano”) rispetta ad ogni istante temporale l’art. 821 c.c.; d) la prova matematica/empirica che il Regime Semplice con impostazione finale in t_m (“Francese” o “Italiano”) NON rispetta ad ogni istante temporale l’art. 821 c.c.; e) la modalità matematica/empirica corretta giuridicamente per il calcolo della Tentata Truffa e della Truffa Consumata; f) la modalità matematica/empirica corretta giuridicamente per il calcolo della Tentata Truffa Attualizzata da utilizzare per la verifica dell’Usurarietà del contratto; g) la prova matematica/empirica dell’impossibilità di determinazione dell’aliquota dell’indeterminatezza contrattuale del tasso corrispettivo se si usa il Regime Semplice con impostazione finale in t_m a causa dell’asintoto verticale; h) la prova matematica/empirica dei reati di Truffa e Autoriciclaggio di Cassa Depositi Prestiti per i finanziamenti concessi agli Enti locali. 
PARAGRAFO 11 VOLUME II “Tasso corrispettivo: il reato-mezzo di Truffa aggravato ex art. 61, comma 1, n. 2, c.p. dalla connessione con il reato-fine di Usura nei contratti di finanziamento rateale. La problematica conseguenziale del reato societario di Autoriciclaggio e del reato di Estorsione”